COME IL SONNO AIUTA LA CREATIvità?


Le due fasi principali del sonno lavorano collaborano tra loro per aumentare le nostre capacità di risolevere problemi:

una facilita la categorizzazione dei ricordi, l’altra la loro libera associazione.

Se siete bloccati su una questione che richiede soluzioni “fuori dagli schemi”, concedetevi il lusso di alcune notti di riposo.

Che il sonno sia fondamentale per rafforzare apprendimento e creatività è un fatto noto, ma sul ruolo svolto dalle sue varie fasi ancora si discute.

Ora una nuova ipotesi di ricerca, che sarà declinata nei prossimi cinque anni, propone che sonno REM (fase che si ripete diverse volte durante la notte ed è caratterizzata da movimenti rapidi degli occhi) e

non-REM (composta da fasi di sonno leggero alternate a periodi di sonno profondo) lavorino insieme, e in modo complementare, per facilitare il pensiero creativo.

COSA DICE LA NUOVA TEORIA

La teoria di Penny Lewis, neuroscienziata della Scuola di Psicologia dell’Università di Cardiff (Scozia), è illustrata sulla rivista Trends in Cognitive Sciences.

«Immaginate di avere già tutti i ricordi che vi occorrono, ma di doverli ristrutturare – creare connessioni tra pensieri che non avevate collegato, integrare elementi che non avevate integrato», dice Lewis.

Vari studi indicano che queste relazioni inaspettate tra elementi noti possono spuntare più facilmente dopo una notte di sonno:

Lewis ha analizzato la letteratura scientifica sul tema per elaborare un modello su come i diversi stadi del sonno contribuiscano al “miracolo”

NON RIESCI A DORMIRE? ECCO 5 RIMEDI PER TE

Per funzionare al meglio il tuo organismo ha bisogno di ricaricare le batterie durante la notte, riposando per un giusto numero di ore, tuttavia non conta solo la quantità ma anche la loro qualità, per non parlare di una corretta e ben cadenzata distribuzione nell’arco delle 24 ore: ne avevamo già parlato in questo nostro articolo, nel quale ti avevamo anticipato anche un dettagliato elenco di consigli e di cattive abitudini da evitare. Il momento è arrivato, siediti comodo e scopri insieme a noi tutto quello che puoi fare se le tue notti sono disturbate dall’insonnia o se hai difficoltà ad addormentarti velocemente una volta che sei andato a letto.

Rimedi e abitudini per riguadagnare la qualità del sonno

Se hai smarrito il buon riposo e ti rendi conto che non si tratta di saltuari episodi ma che sei entrato in un circolo vizioso che dura da tempo, hai il dovere di correre ai ripari per eliminare tutti quei fattori esterni, detti anche esogeni, che possono condizionare negativamente la continuità del tuo sonno notturno, mettendo in atto delle pratiche dettate in alcuni casi anche dal semplice buon senso.

Limita le sostanze eccitanti/stimolanti

Ferma restando una condanna a prescindere del vizio del fumo, che è dannoso per l’organismo di chiunque e non solo per chi non riesce a dormire, la nicotina è una sostanza dal forte potere stimolante e l’uso andrebbe limitato il più possibile specie nelle ore serali. Stesso discorso o quasi vale per bevande stimolanti come caffè o tè, vere minacce per il sonno a causa della presenza di caffeina e teina che dopo una certa ora andrebbero del tutto evitate. Ti sorprenderà inoltre sapere che, sebbene in misura inferiore, anche la teobromina è una sostanza che sollecita il sistema nervoso, e ci dispiace dirti che è presente in un “genere di conforto” come la cioccolata!

Una cena leggera

Inizia ad abituare il tuo organismo, se questo è compatibile con i tuoi orari, ad anticipare l’orario della cena così da non andare a letto con la digestione ancora in corso; ancor più importante è però prediligere per la cena dei cibi e dei pasti leggeri, con porzioni moderate ma soprattutto con ingredienti e ricette che non siano troppo elaborati o carichi di grassi. Va privilegiata un’alimentazione leggera e di facile digeribilità.

No sforzi intensi prima di dormire

Non saremo di certo noi, fautori del benessere su tutta la linea, a dirti di astenerti dall’esercizio fisico, dall’allenamento o dalle attività sportive. Nelle ore serali o che comunque precedono il sonno un esercizio fisico intenso ha però la controindicazione di “attivare” troppo a livello ormonale il tuo corpo, mettendo in circolo endorfine e altri neurotrasmettitori che non facilitano il naturale rilassamento che deve precedere l’orario in cui vai a letto. Se ne hai la possibilità, è meglio dedicare alle prime ore del mattino oppure a quelle pomeridiane l’attività fisica più intensa. Questo sì che aiuta a “stancare il corpo” nella maniera corretta, e a mantenere un giusto equilibrio tra serotonina ed endorfine che verrà poi bilanciato al calar della sera dal rilascio della melatonina: una vita troppo sedentaria contribuisce a rovinare il tuo sonno.

Cura la camera da letto

L’ambiente nel quale dormi deve essere salubre ed accogliente, e gli accorgimenti per ottenerlo sono pochi e mirati. In primo luogo devi ossigenare ed arieggiare ogni giorno la stanza, con un periodico ricambio dell’aria che in prima battuta combatte l’umidità e naturalmente previene la proliferazione di batteri ed acari della polvere.
Va inoltre curata al meglio la temperatura ideale per il sonno, che sebbene possa essere un parametro soggettivo dovrebbe comunque sempre oscillare in un range di valori che va dai 17° ai 20°.
La giusta temperatura facilita il sonno, perché non dimenticare che durante la notte il tuo organismo attiva dei meccanismi di termoregolazione corporea.

Orari fissi e costanti

Stabilire delle regole orarie è una delle più sane abitudini per dare al tuo organismo un regime salutare, e ciò vale anche per i momenti da trascorrere a letto. Anche se non hai sonno, evita di intrattenerti fino alle due o alle tre di notte fuori dal letto, e al mattino non restarci più a lungo del dovuto se ti sei già svegliato. Sono tutti atteggiamenti che non favoriscono la regolarità del sonno e l’acquisizione del migliore ciclo sonno/veglia, ed a lungo andare potresti addirittura peggiorare la tua insonnia.

La cura del materasso

Tutti i passaggi sino ad ora elencati necessitano di essere accompagnati ed avvalorati dalla miglior cura possibile da dedicare al tuo materasso, che deve essere mantenuto sempre in ottime condizioni igieniche per prevenire il proliferare di batteri e soprattutto dei temutissimi ed insidiosi acari della polvere. Il materasso va quindi pulito ed arieggiato periodicamente, anche con un frequente ricambio dell’apposito coprimaterasso, un accessorio indispensabile per garantire la sua lunga durata.
In un nostro precedente articolo abbiamo già approfondito molto più nel dettaglio come prendersi cura del materasso, e ti invitiamo a consultarlo, mentre in vista della stagione più difficile per chi soffre di allergie stiamo già preparando degli articoli e delle guide ad hoc che ti aiuteranno a prevenire questi problemi.

COME SCEGLIERE IL MATERASSO PER I RAGAZZI


Qualche tempo fa ti abbiamo fornito, qui sul nostro blog, i migliori suggerimenti per la scelta del materasso per bambini analizzando questo tipo di prodotti soprattutto sotto il profilo dei requisiti legati alla loro sicurezza. Nell’età compresa tra 0 e 5 anni sono infatti questi i parametri fondamentali da prendere in considerazione per prevenire in ogni modo possibile i rischi di intrappolamento e di soffocamento.
Per la fascia di età da 5 a 14 anni vengono invece esclusi questi requisiti, non essendo più necessari, ma restano in vigore tutti gli altri quali l’assenza di rischi chimici derivanti dai materiali compositivi. Subentrano però delle specifiche esigenze di cui parliamo nel prossimo paragrafo.

I materassi per ragazzi

Nella fascia di età dai 5 ai 14 anni i ragazzi affrontano in pieno la fase della crescita e dello sviluppo, dunque per loro non risulta idonea la scelta di un materasso con zone a portanza differenziata. Questi ultimi infatti sono progettati sulla scorta delle esigenze dell’apparato muscolo-scheletrico di una persona adulta e già matura. Il corpo dei ragazzi in questa fase muta invece di continuo, aumenta in peso ed in lunghezza, pertanto è preferibile affidarsi a materassi dal sostegno medio-rigido che coadiuvano a mantenere durante il sonno le più corrette posture soprattutto per la schiena.

Il servizio di consulenza per scegliere il migliore materasso è a tua completa disposizione in tutti gli Store Bed&Well, ti basterà fissare il tuo appuntamento con un nostro specialista del riposo per ricevere le indicazioni più corrette!

 

PERCHÉ SI ABBRACCIA IL CUSCINO QUANDO SI DORME?

Ciascuno di noi prima di abbandonarsi al sonno è portato ad assumere, quasi inconsapevolmente, una determinata posizione preferita.
Si tratta di un comportamento inconscio dettato dal desiderio di comfort ma anche di sicurezza, e sappiamo bene che ci sono 3 principali posizioni: le più diffuse e adottate sono quelle a pancia in giù oppure sul fianco, mentre pochi adottano quella realmente più consigliata, ossia sdraiati sulla schiena; per finire, non mancano coloro che soprattutto nelle notti più fredde si rannicchiano di lato in posizione fetale.
Queste posizioni, ma anche i movimenti che si compiono durante la notte, sono in grado di rivelare molti aspetti circa la propria personalità, ed anche il modo in cui si adopera il cuscino può essere interpretato per comprendere le caratteristiche di ognuno di noi.

Cosa significa dormire abbracciando il cuscino?

I numeri statistici dicono che non è affatto insolito dormire abbracciando il cuscino, un comportamento che ha degli evidenti risvolti sotto il profilo psicologico. Il cuscino, morbido e caldo, è il sostegno confortevole che ci accompagna per tutta la notte dando appoggio a testa, collo e spalle: scatta così un inconscio simbolo di protezione, quasi come se il cuscino potesse fare scudo contro qualsiasi minaccia in grado di disturbare il nostro sonno mentre siamo indifesi.

Lo si abbraccia come simbolo di sicurezza e di protezione ed in alcuni casi persino come manifestazione palese di un profondo bisogno di affetto, quasi come se prendesse il posto della persona che vorremmo realmente abbracciare!
Soprattutto poi nelle più fredde notti invernali questo tipo di atteggiamento, se supportato dal cuscino giusto e più idoneo, è anche un modo per ricercare maggiore calore sotto le coperte.

I consigli se dormi abbracciando il cuscino

Ti riconosci in questa categoria, e il più delle volte dormi proprio così, abbracciando il tuo cuscino? Noi non possiamo aiutarti per quanto riguarda il bisogno d’affetto, per quanto tutti i consulenti presenti negli Store Bed&Well siano cordialissimi, cortesi e sempre al tuo servizio, ma abbiamo le soluzioni per scegliere il cuscino giusto. Un prodotto non idoneo a questa posizione potrebbe infatti scatenare delle tensioni muscolari capaci di degenerare addirittura in dolori della zona cervicale, o sensazioni di indolenzimento nella zona delle spalle e del collo con frequenti risvegli notturni.
Il cuscino ideale non dovrebbe mai essere, salvo casi estremi, troppo alto o troppo basso, e deve possedere caratteristiche che gli consentano di sostenere le diverse parti del tuo corpo favorendo il migliore e più naturale allineamento tra testa e colonna vertebrale. Possiamo sostenere con ragionevole certezza che per chi dorme in questa posizione un cuscino in memory foam come ad esempio il nostro modello Bed&Well Memory Classic sia lo strumento perfetto perché è morbido, si adatta e si conforma al tuo abbraccio, ma allo stesso tempo evita posture scorrette garantendoti un dolce riposo e senza dolori. In più, l’innovativa fodera Cooltouch di nuova generazione con la quale è rivestito ti assicura anche in estate notti freschissime!

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