03/04/2023
Le allergie da pollini, come proteggersi
La bella stagione primaverile ha portato con sé tanti benefici, con l’allungamento delle giornate ci sono più ore di sole e di luce e le temperature si sono finalmente fatte più miti. Allo stesso tempo però numerosi soggetti allergici lamentano proprio in questo periodo i fastidi stagionali legati ai pollini, le cosiddette allergie che possono scatenare delle oculoriniti e compromettere non solo la concentrazione durante la giornata, ma anche la qualità del sonno.
In quasi tutti i casi si tratta di fastidi comunque di lieve entità e che tendono a scomparire con una appropriata terapia sia preventiva che farmacologica ad allergia in atto; gli unici soggetti davvero a rischio sono coloro che soffrono di asma, tuttavia perché non tentare i ogni modi di ridurre i fastidi arrecati dalle allergie da pollini?
Come proteggersi dai pollini
Come detto, contro i pollini ed i fastidi correlati si può intervenire e non è necessario subire passivamente una condizione che penalizza anche l’attività professionale: vediamo come si può superare indenni questa stagione delle pollinazioni che si avvicendano prendendosi cura della propria salute. Ci sono infatti utili strategie preliminari che possono controllare e prevenire i sintomi delle allergie anche prima del loro insorgere, e il tutto semplicemente apportando leggere modifiche al proprio stile di vita senza rinunciare al tempo, sempre benefico per l’organismo, da trascorrere all’aria aperta.
Ci sono sostanzialmente tre sintomi clinici lamentati da chi soffre di allergie ai pollini: quelli oculari come le congiuntiviti, quelli nasali come la rinite che comporta anche segni di congestione e di occlusione, e quelli bronchiali nei casi più gravi, associati a difficoltà respiratorie e tosse secca.
In casi più seri un medico può persino consigliare una spirometria per valutare l’ostruzione delle vie aeree o esami specifici volti ad analizzare lo stato delle cavità nasali e dei seni paranasali, il tutto anche per favorire un riposo indisturbato da possibili apnee notturne.
L’importanza del ricambio d’aria al chiuso
Negli ambienti domestici chiusi possono annidarsi numerosi altri fattori che contribuiscono a peggiorare queste condizioni: allergeni quali muffe, acari della polvere o polvere stessa, ma anche i cosiddetti composti organici volatili come quelli liberati da alcuni elementi di arredo o dalle vernici per le pareti. In tali ambienti infatti la concentrazione degli allergeni è persino maggiore in termini percentuali rispetto agli spazi all’aperto, con conseguente peggioramento della qualità dell’aria e quindi dei sintomi.
Per questi motivi si raccomanda sempre una costante aerazione degli spazi domestici per la migliore ossigenazione e per il ricambio dell’aria in maniera particolare nella camera nella quale si dorme. Cattive abitudini quali il fumo o una scarsa manutenzione peggiorano ulteriormente la situazione, mentre efficaci rimedi strumentali sono rappresentati dagli accessori per la camera da letto quali i coprimaterasso in fibre tessili soggette a specifici trattamenti antiacaro o da guanciali che per loro natura sono dei potenti anallergici come nel caso del nostro cuscino in kapok al 100% naturale.