31/01/2020
Come sconfiggere i problemi di insonnia
Quando si parla di qualità del sonno e del riposo, non si fa riferimento solo a come ci si sveglia al mattino dal punto di vista fisico. È fondamentale certo poter dormire su supporti confortevoli e che permettano al corpo di rilassarsi, rigenerarsi e ricaricarsi con un sonno continuo e ristoratore, ma c'è anche un altro problema del sonno, uno tra i più frequenti: l'insonnia.
La sua insorgenza ci debilita non solo fisicamente, perché va a minare anche l'equilibrio mentale ponendoci in condizioni di scarsa reattività, di (giustificata) irritabilità e di vulnerabilità. È di fondamentale importanza, se si inizia a soffrire di insonnia e non si tratta di un episodio isolato e passeggero, comprenderne la causa scatenante: è il primo indispensabile passo per la risoluzione del problema!
Cosa causa l'insonnia?
Distinguiamo tra insonnia primaria e insonnia secondaria: la seconda è causata da altri fattori fisici, la si può descrivere quasi come un "sintomo" derivante da problemi quali asma, artrite, difficoltà nella digestione o altri dello stesso tenore che impediscono all'organismo di mantenere un sonno costante. Ciò rende questo tipo di insonnia più semplice da rimuovere, perché basta - nella stragrande maggioranza dei casi - intervenire sulla causa scatenante per risolverla o per lo meno alleviarla, e di colpo dormire tornerà ad essere semplice come una volta.
L'insonnia primaria è invece più complessa perché non è dovuta ad altre cause immediatamente identificabili che rendono difficile prendere sonno o mantenerlo costante durante la notte, e le sue cause possono essere molteplici, non escludendo quelle legate ad esempio allo stress.
Come risolvere l'insonnia
La privazione del sonno comporta un'inesorabile sensazione di stanchezza cronica e di sonnolenza diurna, e diventa quindi di vitale importanza trovare i metodi più efficaci che ti aiutino ad addormentarti. Non esiste un manuale valido per chiunque, ciascuno potrà trovare beneficio da specifiche attività o riti che siano in grado di favorire il rilassamento e quindi di accompagnare e predisporre la mente ad un sano riposo.
Si può provare a stabilire una routine fatta di riti e consuetudini per abituare l'organismo a una sorta di tabella di marcia fissata su determinati ritmi: una tisana calda (senza caffeina!) ad un orario prestabilito, il distacco totale da dispositivi elettronici almeno un paio di ore prima di coricarsi, cercare di mettersi a letto sempre alla stessa ora, e tanti ancora.
Sarai tu stesso a dover suggerire al tuo cervello, con indizi specifici, che è arrivato il momento di staccare la spina e di iniziare a produrre melatonina a più non posso.
Se il problema dovesse persistere troppo a lungo e al punto da minare a fondo la tua serenità, non scoraggiarti e soprattutto non farti prendere da ulteriore irritazione, peggioreresti solo le cose. Potrai sempre rivolgerti ad un medico di fiducia, il quale saprà offrirti delle valide alternative dall'alto della sua esperienza.